All for Joomla All for Webmasters

B&B nel centro di San Giovanni Rotondo

Dal 1997 LA ROSA DEI VENTI è lieta di accogliervi nella propria struttura, mettendo a vostra disposizione l'esperienza e la cortesia acquisite negli anni. Saremo lieti di darvi i suggerimenti su orari e visite al Santuario e non solo, sapendovi anche consigliare altre escursioni da poter effettuare durante il vostro soggiorno sul Gargano. LA ROSA DEI VENTI è una valida alternativa ai grandi alberghi, ideale per piccoli gruppi e nuclei familiari. Le camere sono indipendenti , ognuna con servizi privati, completi di box doccia, TV color e balcone. A disposizione dei nostri ospiti un ampio parcheggio privato e "gratuito".

Dicono di noi

WhatsApp Image 2021 02 03 at 17.00.34eccellenza2022

Le nostre camere

LA ROSA DEI VENTI è situata in posizione centrale e facilita ai nostri ospiti il raggiungimento di trattorie e ristoranti tipici, caffè e i luoghi caratteristici di ritrovo situati al centro. Per prenotazioni ed info contattateci telefonicamente: Tel : 0882453734 Cell : 3383690444

I nostri servizi

 

Da noi come a casa Vostra

La gestione familiare fà dell'accoglienza la nostra prerogativa principale.

 

Prima colazione

Non inclusa al costo di € 2,50 con consumazione in camera o presso un bar/pasticceria nelle vicinanze del B&B La rosa dei Venti.

 

Informazioni turistiche

Sapremo consigliarti sui posti da visitare in città e nella splendida natura cincorstante, per esempio Foresta Umbra, Vieste, Peschici etc.

 

Prezzi

Chiamaci allo 0882453734

Matrimoniale uso singola

€ 35,00

Giornaliera
  • 1 notte
  • TV
  • Wifi Free
  • Parcheggio
  • Bagno

Stanza matrimoniale

€ 45,00

Giornaliera
  • 1 notte
  • TV
  • Wifi Free
  • Parcheggio
  • Bagno

Stanza tripla

€ 60,00

Giornaliera
  • 1 notte
  • TV
  • Wifi Free
  • Parcheggio
  • Bagno

Stanza Quadrupla

€ 75,00

Giornaliera
  • 1 notte
  • TV
  • Wifi Free
  • Parcheggio
  • Bagno

Cosa visitare nei dintorni

 

×

Messaggio

fsockopen(): unable to connect to ssl://query.yahooapis.com:443 (php_network_getaddresses: getaddrinfo failed: Name or service not known)

Padre Pio da Pietrelcina : cenni e luoghi

La ribalta mondiale della piccola località pugliese è però dovuta a Padre Pio (al secolo Francesco Forgione) che qui visse dal 28 luglio 1916 fino alla morte, avvenuta il 23 settembre 1968


 Divenne famoso per le sue stigmate (che lo accompagnarono per oltre 50 anni), per i miracoli a lui attribuiti e per diverse capacità soprannaturali, tra cui si dice quello della bilocazione (la presenza fisica in due posti contemporaneamente). I suoi miracoli furono assiduamente studiati dalle commissioni d'indagine aperte dalla Chiesa e dalle istituzioni laiche, i risultati portavano sempre la stessa dicitura: "scientificamente inspiegabili". Padre Pio, durante la sua vita sacerdotale ebbe anche modo di fondare i "Gruppi di preghiera" e un moderno ospedale a cui diede il nome di "Casa Sollievo della Sofferenza", diventato nel tempo uno degli ospedali più rinomati d'Italia per la ricerca medica. I rapporti molto stretti tra il santo stigmatizzato di Pietrelcina e gli abitanti di San Giovanni Rotondo, soprattutto nei primi anni di permanenza nel convento di Santa Maria delle Grazie, sono testimoniati plasticamente da opere ancora presenti nel centro della città. Nel 1925, infatti, Padre Pio da Pietrelcina inaugura il primo ospedale, l'Ospedale Civile San Francesco, proprio nel centro storico di San Giovanni, nei locali dismessi dell'antico convento delle clarisse francescane di Santa Maria Maddalena, il Convento delle Monache. Con fortune alterne l'ospedale funzionò fino al 1938. In seguito, nell'immediato dopoguerra, Padre Pio si dedicò alla grandiosa opera della costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza, il moderno ospedale da lui pensato e fondato, inaugurato nel 1956.

I LUOGHI DI SAN PIO DA PIETRELCINA

Un documento del 1385 ricorda tra i conventi francescani della provincia monastica di Sant’Angelo anche quello di San Giovanni Rotondo, sostituito nel 1470 da un nuovo convento ai margini del centro abitato, affidato ai Frati Minori Conventuali. Nel 1540 arrivarono a San Giovanni Rotondo anche i Cappuccini; il loro convento fu edificato ai piedi del Monte Castellano, a circa due chilometri dall’abitato di San Giovanni Rotondo. I Cappuccini eressero il calvario di pietra con una croce in ferro, tuttora presente sul sagrato, e cominciarono la costruzione del convento in un fazzoletto di terra, donata da Orazio Antonio Landi insieme ad una casetta rustica e ad un pozzo. Nel 1575 è ricordata la permanenza di San Camillo de’ Lellis. La chiesa del convento, lesionata da un terremoto, fu riedificata nel 1629, e nel 1676 riconsacrata da monsignor Orsini e dedicata alla Madonna delle Grazie. L’antichissima devozione popolare per la Vergine delle Grazie ha qui superato indenne i rigori della Controriforma e tutt’oggi la Madre di Dio mostra al popolo il seno scoperto, sorretto con devozione filiale dal Bambino, nella splendida tela cinquecentesca sull’altare maggiore della chiesa. Sarebbe, in realtà, una riproduzione di un affresco o di un’icona ancora più antichi. La chiesa di Santa Maria delle Grazie ha subito nel corso dei secoli numerosi restauri. I più sostanziali furono eseguiti nel 1935 dal pittore milanese Natale Penati, in occasione del venticinquennio di sacerdozio di Padre Pio, e nel 1959, contemporaneamente alla consacrazione della nuova chiesa.

La nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie, progettata dall’architetto Giuseppe Gentile, fu consacrata il primo luglio del 1959. La sua facciata, ampia e serena, è scandita dalla successione regolare dei portali e delle vetrate, e richiama da vicino le più celebri fabbriche romaniche di Puglia, dalla cattedrale di Trani al San Nicola di Bari. In alto, sul timpano, la statua in marmo della Madonna dello scultore Antonio Bassi, alta tre metri.

La chiesa è a pianta basilicale, a tre navate e matronei sorretti da pilastri monolitici di marmo veronese; il presbiterio è sormontato da un tiburio poligonale. Alle spalle dell’altare, sul quale Padre Pio celebrò l’ultima messa il 22 settembre 1968, si staglia il maestoso mosaico della Madonna delle Grazie, realizzato dall’Istituto del Mosaico Vaticano. Lungo le pareti della chiesa trovano posto gli altari laterali, tutti impreziositi da mosaici.

Una prima Via Crucis fu posizionata nel 1937 lungo il Viale dei Cappuccini. Ancora oggi è possibile osservarne le edicolette in marmo, restaurate da poco, con la raffigurazione delle scene della salita al Calvario di Cristo. Il 22 settembre del 1968, Padre Pio da Pietrelcina consacrò la prima pietra della nuova Via Crucis, realizzata dallo scultore Francesco Messina tra il 1968 ed il 1971. La Via Crucis venne inaugurata nel maggio del 1971. Lungo un percorso in leggera salita, immerso in un silente parco di conifere, si snodano le edicole di granito che contengono i pannelli di bronzo, del peso di circa cinque quintali. In alto, nel piazzale terminale, la colossale statua di Cristo Risorto che domina sull’intera scalinata. Sempre di Francesco Messina la statua in bronzo di Padre Pio, nell’esedra ai piedi della Via Crucis, e la statua in marmo della Madonna, a metà della scalinata. La quinta stazione mostra, nelle vesti del Cireneo, Padre Pio che aiuta Gesù a sorreggere la croce.

L’aula liturgica dedicata a San Pio da Pietrelcina è stata inaugurata il 1 luglio del 2004. Ad accettare la progettazione è stato Renzo Piano, uno degli architetti più famosi al mondo. L’avveniristica struttura racchiude in sé e mostra al visitatore e al fedele, come squadernandoli in un maestoso libro di pietra e legno, tutti i simboli appartenenti alla vita dei primi cristiani: l’acqua, il battesimo, la comunione dei fedeli, i diversi aspetti iconografici dell’appartenenza alla comunità cristiana, la morte e resurrezione di Gesù.

Al termine del viale, la maestosa Croce alta 40 metri, progettata dallo stesso Renzo Piano e realizzata con blocchi di pietra man mano più sottili. Illuminata, la Croce crea sullo sfondo del cielo serale suggestivi giochi di ombra.

A destra della Croce, il grande edificio colonnato che sorregge il sagrato e funge da supporto per le otto campane, realizzate dalla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone. Sul colonnato, a lato delle campane, ci sono gli otto aquilotti di pietra dello scultore Mario Rossello. Il sagrato, in leggera pendenza, può contenere per le celebrazioni all’aperto fino a 30 mila persone. E’ stato concepito anch’esso come una chiesa, idonea ad accogliere la moltitudine dei fedeli che raggiunge San Giovanni Rotondo in occasione di particolari eventi, come la veglia che si celebra la notte del transito di Padre Pio (23 settembre). Di grande suggestione anche la presenza degli alberi di ulivo che occupano la superficie nord del sagrato. Sul sagrato si apre alla vista la grande vetrata dell’aula liturgica, con una superficie di 700 metri quadrati, ad occupare la luce del più ampio degli archi che costituiscono la chiesa. All’interno della vetrata, i pannelli serigrafati con la riproduzione delle scene dell’Apocalisse, tratte dagli splendidi arazzi trecenteschi che si ammirano nel castello di Angers in Francia.

Di enorme suggestione è il colpo d’occhio offerto dalla chiesa superiore, che può contenere al suo interno 6500 persone, con una superficie di circa 9200 metri quadrati. L’innovativa struttura progettuale si sostanzia nella successione degli archi che si innervano a costituire l’aula liturgica. Ogni arco, composto da conci di pietra di Apricena, è sorretto all’interno da cavi di acciaio che garantiscono la statica a questa struttura intimamente pervasa da spinte dinamiche molto forti.

Ai lati dell’altare di Arnaldo Pomodoro si trova l’ambone monumentale in marmo di Trani, opera dello scultore Giuliano Vangi. Le sculture dell’ambone sono incentrate sul tema di Maria Maddalena. A sinistra dell’altare, assemblato all’interno di un arco, vi è l’organo monumentale. Realizzato a mano e con tecniche artigianali dalla ditta Pinchi di Foligno, è alto dodici metri ed ha 5814 canne in stagno. A lato dell’organo, la Cappella dell’Eucarestia, con l’esposizione permanente del Santissimo all’interno del Tabernacolo in pietra nera lavica dell’Etna, realizzato dallo scultore Floriano Bodini.

Ad un livello di quota più basso, in corrispondenza del presbiterio, si apre la chiesa inferiore con la monumentale cripta dove è alloggiato il corpo di San Pio da Pietrelcina, con una forma semicircolare e una superficie di 550 metri quadrati per una capienza di circa 500 posti a sedere.

 

Contattaci

 Tel. 0882453734

Cell 3383690444

....nel cuore del Gargano